Il Corso di Laurea in Giurisprudenza è un corso di Laurea magistrale “a ciclo unico”, articolato su 5 anni e orientato a fornire una formazione giuridica completa sia con riguardo all'ordinamento nazionale che a quelli dell'Unione Europea e internazionale.
Comprende inoltre una formazione di base in ambito economico e l’acquisizione di conoscenze informatiche e linguistiche ritenute essenziali a definire l'attuale profilo del giurista (vedi l'offerta formativa).
Del pari rilevanti sono le opportunità di mobilità internazionale europea ed extra europea (vedi Mobilità internazionale).
Per garantire una formazione adeguata a simili obiettivi, la coerenza tra percorso formativo e sbocchi professionali, nonché il costante adeguamento della formazione al mutato volto degli ordinamenti giuridici e dell'universo lavorativo, il corso di studio presenta un'estesa e articolata offerta formativa sia in lingua italiana che in lingua inglese.
Oltre a specifiche attività di didattica innovativa, i docenti affiancano stabilmente alla tradizionale modalità frontale forme di didattica finalizzate a favorire la partecipazione attiva degli studenti attraverso l'esame di casi concreti, prassi istituzionali e contrattuali; è stata inoltre incrementata il ricorso alla scrittura sia come modalità di verifica dell'apprendimento in sede di esame, sia come strumento per produrre elaborati (tesine, presentazioni, ecc.) rilevanti per garantire agli studenti la compiuta acquisizione del linguaggio tecnico-giuridico e la sua corretta utilizzazione.
Al fine di favorire la regolarità delle carriere e la produttività degli studenti, il corso di studio offre un servizio di orientamento in itinere finalizzato ad accompagnare e supportare lo studente nel proprio percorso formativo (vedi Orientamento in itinere).
In questo stesso solco si colloca l'attenzione prestata agli studenti con disabilità e disturbi specifici dell'apprendimento (vedi Studenti con disabilità - Unifi Include).
Il percorso di laurea magistrale presenta alcune importanti novità introdotte a partire dall’a.a. 2021/22
(qui l’elenco degli insegnamenti obbligatori):
La laurea in Giurisprudenza consente l’accesso alle professioni legali “tradizionali”, ovvero all'avvocatura, alla magistratura e al notariato. Prepara inoltre alle carriere nella pubblica amministrazione, nel settore privato, nelle istituzioni e uffici dell'Unione Europea, delle organizzazioni internazionali e di cooperazione allo sviluppo.
Considerato il crescente rilievo assunto dalla regolazione giuridica in molti ambiti nevralgici della vita economica delle società odierne, la laurea in Giurisprudenza rappresenta un valido titolo anche per lo svolgimento di attività di consulenza nelle imprese che operano nei diversi settori produttivi e merceologici.
Strettamente legata agli obiettivi formativi e agli sbocchi professionali del corso di studio è la variegata offerta post lauream (vedi Proseguire dopo la laurea).
Sono ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza gli studenti in possesso di diploma di Scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero e ritenuto idoneo in base alla normativa vigente.
Il Corso di Laurea in Giurisprudenza non è a numero chiuso, ma è necessario sostenere la “Prova di verifica delle conoscenze di ingresso”, strumento di autovalutazione in ordine alla scelta del suddetto corso di laurea, in particolare quanto al possesso delle caratteristiche attitudinali e delle conoscenze minime necessarie.
A questo fine il test deve essere sostenuto prima dell'iscrizione al Corso di Laurea.
L'esito della prova non pregiudica l'iscrizione al Corso di laurea. L'effettuazione della prova con esito positivo è, tuttavia, condizione per poter sostenere esami di profitto. Chi non supera la prova di verifica delle conoscenze di ingresso, dovrà assolvere gli Obblighi Formativi Aggiuntivi .
Il Corso ha la durata di cinque anni. Lo studente che abbia acquisito 300 CFU (Crediti Formativi Universitari), adempiendo a tutto quanto previsto dal Regolamento del Corso di laurea, può conseguire il titolo prima della scadenza quinquennale. Inserire link al regolamento CDL
Tutti gli insegnamenti sono svolti su base semestrale, a eccezione di Diritto commerciale, Diritto del lavoro, Diritto processuale civile e Diritto processuale penale che, pur rimanendo insegnamenti unitari, sono articolati su due semestri.
Durante tutto il percorso universitario le conoscenze apprese dallo studente sono verificate attraverso esami di profitto in forma scritta, o in forma orale, o in forma scritta ed orale. L’esame in forma esclusivamente scritta non può consistere in un questionario a risposta sintetica. L’esame in forma scritta ed orale può articolarsi sia in una prova scritta il cui superamento sia condizione per l’ammissione alla prova orale, sia in una prova scritta integrata dalla prova orale.
Alcuni esami sono propedeutici rispetto ad altri.
Ciò significa che senza aver prima superato tali esami non è possibile sostenerne altri. Gli esami di Diritto privato I e di Diritto costituzionale generale sono propedeutici a tutti gli altri con l’eccezione di Sistemi giuridici comparati, Storia del diritto medievale e moderno, Istituzioni di diritto romano.
L’esame di Diritto Costituzionale generale è propedeutico rispetto all’esame di Diritto dell’Unione europea.
La prova finale consiste nella predisposizione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore, e nella sua discussione orale, che dimostri, con specifico riferimento all’insegnamento prescelto dal candidato, l’acquisizione della preparazione giuridica e delle conoscenze previste dagli obiettivi formativi del Corso di Laurea, con particolare riguardo ai metodi di ricerca e alla capacità di esporre e argomentare. Lo studente può sostenere la prova in una materia non insegnata nel Corso di Laurea, purché inserita nel piano di studi individuale.
ULTIMO AGGIORNAMENTO
14.09.2023